podcast (audio)

 Perché ho deciso di aprire un canale podcast

In questo primo episodio ti spiego come mai – da blogger – ho deciso di aprire un canale podcast e ti dico quali sono secondo me i pro e i contro di articoli (ben) scritti sul web, contenuti video e contenuti audio.

NB: Quest’articolo non è più disponibile in versione audio sul mio canale podcast.

Ciaoo e benvenuto – o benvenuta – all’interno del mio podcast! Questo è il mio primo episodio, il mio primo audio e… ci tengo a spiegarti per quale motivo ho preso questa scelta di fare i podcasat. Sì, lo so che starai pensando che li fanno tutti e quindi magari li sto facendo anch’io perché è diventata quasi una moda. E’ così in parte, mentirei se  ti dicessi che non c’è anche uno scopo divulgativo però ci sono anche altre motivazioni, un po’ più ragionate, e voglio condividerle con te, sperando che possano interessarti.

Allora, come ti dicevo, la prima motivazione è di tipo divulgativo, nel senso che io ho un blog con degli articoli scritti e voglio diffondere di più e meglio i contenuti del mio blog, quindi la cultura della floriterapia, della naturopatia, del counseling e dell’evoluzione personale

Il secondo motivo è legato ad un ragionamento che ho fatto, che mi porta a pensare che gli audio – i contenuti audio – possano avere una migliore fruibiltà rispetto ad altri tipi di contenuti, nel senso che: nel mio blog ci sono degli articoli, no? E gli articoli richiedono un certo sforzo per essere letti. Ora, qual è il problema? E’ vero che tutti  sappiamo leggere però comunque quando le persone vanno su internet vanno con uno scopo ben preciso, nel senso che vanno su internet perché stanno cercando qualcosa, che può essere divertimento, svago, delle risposte… a delle domande che si pongono.

Foto da Pixabay

Quindi anche se le persone sanno leggere – e magari amano la lettura – quando una persona va su internet difficilmente si dedicherà ad una lettura “concentrata”, ad una lettura fatta come si deve.

Io ritengo che i miei articoli siano ben scritti però penso anche che le persone che li leggono, che le persone che intercettano i miei articoli, di queste persone secondo me  solo una minima parte credo che li abbia letti veramente fino in fondo e abbia compreso anche l’impegno che c’è dietro.

Ora, quindi, qual è il discorso? Che alcuni di questi articoli che sono su internet secondo me hanno un contenuto che non viene adeguatamente diffuso.

Credo che sia per questa consapevolezza – che non ho solamente io ma che come me hanno molte altre persone – che ci si è spostati verso una maggiore diffusione dei contenuti video.

Foto by Pixabay

Allora: è vero che i video risparmiano la fatica della lettura, però secondo me spesso  fare un video per diffondere un contenuto teorico è un po’ sprecato nel senso che  secondo me un video può essere adeguato quando una persona deve diffondere un contenuto che deve essere anche – appunto – visto, cioè quando devo vedere, non so, come si dipinge una mattonella, come si fa un tiramisù, come si fa la pasta al forno. Quindi lì ci sei tu che mi parli e mi fai anche vedere.

Per i contenuti teorici  secondo me i video non solo sono un po’ uno spreco ma possono essere anche una fonte di distrazione perchè sì, io sto lì che ascolto però magari guardo come hai i baffi, come ti sei truccata, che tipo di sfondo hai e secondo me spesso le persone si distraggono… e… magari fraintendono anche – non so – quello che stanno  ascoltando.

Credo quindi che per i contenuti teorici, come magari sono anche quelli del mio blog, un contenuto audio sia la soluzione migliore sia per diffondere quei contenuti scritti che non sono stati adeguatamente diffusi sia proprio per evitare dei video che secondo me magari non sono necessari per alcuni tipi di contenuto.

Foto by Pixabay

Tengo anche a precisare che secondo me il podcast può essere una buona via di mezzo per quelle persone che stanno cercando di prendere familiarità con la propria voce, con il proprio corpo, con la propria comunicazione e quindi che non sono magari ancora pronte al 100% per fare dei video, per fare delle dirette … ché oggi tutti ci vogliono così brillanti, pimpanti, però la verità è che ci sono a volte anche delle resistenze dietro e  che magari una persona può anche non essere pronta per esporsi in un certo modo e per questo tipo di persone, per questa categoria secondo me  il podcast può essere una buona via di mezzo (quindi una specie di ponte, no? che collega appunto la persona col suo pubblico e che però al tempo stesso la aiuta a prendere consapevolezza delle sue capacità e anche a migliorale.)

Detto questo, un’altra motivazione che mi ha spinto era in realtà un ricordo che ho avuto – che avevo – diciamo, di quando ero ragazza. Avevo circa 17 anni, ricordo che alla radio locale, diciamo qui dell’Abruzzo, era stato lanciato un annuncio in cui cercavano degli speaker. Ricordo: io avevo 17 anni però l’idea – non so – il fantasticare di stare lì in una radio a parlare con un pubblico che mi ascoltava era una cosa che  mi allettava, tant’è che ho mantenuto vivo il ricordo di quell’emozione che ho provato; dicevo: “oddio chiamo, oddio chiamo, oddio magari li chiamo, voglio – voglio –  provare!” e quindi niente, era una cosa che desideravo tant’è che quando mi è arrivato il microfono mi sono proprio emozionata.

Foto di Klaus Böhm da Pixabay

E… io una volta – mi ricordo – avevo seguito un videocorso, mi sembra di Aleksandra Bobic, dove lei diceva che quello che tu fai nel tuo lavoro ti deve anche un po’ divertire e secondo me è vero, perchè noi possiamo pianificare quanto vuoi, possiamo organizzarci quanto ti pare, possiamo svegliarci presto la mattina e  avere una lista di cose da fare e farle con costanza, con organizzazione e con pazienza però bisogna – è vero – anche divertirsi, appassionarsi e… essere felici di quello che si fa.

Quindi ecco, queste sono le motivazioni che mi hanno portata a fare questo podcast; spero che – insomma – spero che mi ascolterai e che quello che dirò possa esserti di aiuto!

Ciao e a presto!

[Audio pubblicato sul mio canale Spreaker il 22 febbraio 2022 ma ora disponibile solo in versione scritta su questo sito.]

© Dott.ssa Dhyana Cardarelli – Verde speranza blog (www.verdesperanza.net). Tutti i diritti riservati. E’ severamente vietato riprodurre i contenuti del mio sito (sia scritti che audio) altrove – anche modificando le parole – senza citare la fonte. —> Se non vuoi incorrere in sanzioni, vai a Come usare a norma di legge i miei contenuti. Verde speranza blog utilizza appositi programmi per scoprire eventuali copie illecite dei contenuti di questo sito.

Immagini by Pixabay

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DHYANA VERDE SPERANZA

Ciao, sono Dhyana e da piccola sognavo di cambiare il mondo ma tutti mi dicevano che non era possibile. Col passare del tempo ho capito che è vero, non è possibile, ma si può partire da se stessi, migliorarsi, crescere ed essere così di esempio - e di aiuto -anche agli altri.
In questo blog condivido con te quello che ho imparato, quello che ho vissuto e come io vedo il mondo!
Scrivimi a info@verdesperanza.net

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