Mi capita sempre più spesso di sentire persone che cercano “un rimedio naturale” per questo o per quello. Ovviamente a me fa piacere sapere che in molti si stanno riavvicinando alla natura e a una visione unitaria dell’essere umano, il problema è che – noto – lo si fa sovente con degli approcci sbagliati.
Vediamo perché.
“SE E’ NATURALE NON FA MALE!” Se chiedi (o chiedo) “perché vuoi un rimedio naturale?” la risposta quasi sempre è “perché non fa male” o “perché non ha controindicazioni”. Non è così.
In natura esistono sostanze che possono essere velenose se prese in determinate dosi, altre per noi sono velenose a prescindere e altre ancora vanno assunte solo in un determinato modo. Ricordo un mio amico che quando lo conobbi aveva un piede molto gonfio ed irritato; dopo averci preso un po’ di confidenza gli chiesi cosa avesse fatto al piede e mi rispose che anni prima, in Senegal, si fece male e fu curato con una pianta. La pianta era “giusta”, solo che doveva essere bollita prima dell’applicazione. L’operatrice probabilmente non lo sapeva e gli restò il piede tutto rovinato. Questo è solo un esempio, potrei farne altri ma il succo è: non è vero che naturale = innocuo. Non è affatto vero! Naturale significa che la sostanza acquisita viene da un elemento vivo, così come siamo vivi noi, ma comunque l’assunzione non va presa alla leggera. —> Questo concetto l’ho accennato anche nell’episodio Naturopatia: cos’è e cosa non è – Perché il naturopata non è “un farmacista green”
IL CARATTERE DELLA PIANTA. Quando si prende in considerazione una pianta o una sostanza del regno naturale (all’interno del quale possiamo trovare anche prodotti su base minerale o animale, nonostante io in questa sede mi stia focalizzando solo sulle piante) spesso lo si fa basandosi solo sui suoi principi attivi, cioè sull’azione che viene svolta sul corpo fisico.
In realtà le piante, essendo esseri viventi, hanno delle caratteristiche, delle forze intrinseche per cui anche se può risultare giusta una pianta per quel problema fisico magari è controindicata a livello caratteriale quindi sì, l’aglio fa bene per regolarizzare la pressione ma se sei un tipo “collerico” (si veda la classificazione tra tipi collerici, malinconici, sanguigni e flemmatici) forse sarebbe meglio non assumerlo.
In poche parole non bisogna dimenticare che le sostanze naturali non agiscono solo sul corpo fisico ma anche sui corpi invisibili (almeno per chi ne condivide l’esistenza). Chi vuole maggiori informazioni su questo tema può leggere Le piante medicinali e l’amore di J. Huibers e altri libri dello stesso autore.
Autrice: dott.ssa Dhyana Cardarelli – Verde speranza blog (www.verdesperanza.net)
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NB. Questo articolo, sebbene riporti come giorno di pubblicazione il 14 giugno 2018, è stato scritto qualche mese prima era già uscito sul Verde speranza blog ospitato da Wix e Altervista. Ultimo aggiornamento all’articolo: 13 novembre 2021.
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Ascolta il mio episodio Naturopatia: cos’è e cosa non è – Perché il naturopata non è “un farmacista green”
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