L’esagramma n. 27 dell’I Ching è definito, in base alle varie traduzioni, L’alimentazione, Il sostentamento, Gli angoli della bocca. E’ un esagramma che parla di come noi nutriamo noi stessi (ma anche gli altri).
Quando esce, può riferirsi ad un nutrimento sia fisico che metaforico.
Esso è composto da monte su tuono e rappresenta graficamente una bocca spalancata, pronta a ricevere il nutrimento. Le tre linee inferiori rappresentano il nutrimento fisico; quelle superiori il nutrimenti dell’anima.
Nella sentenza è già espresso un consiglio importante, fulcro del 27:
“Guarda al sostentamento e al modo in cui un uomo cerca egli stesso di riempirsi la bocca.”
L’esagramma ci dice che dobbiamo nutrire sia noi che gli altri e che osservando i lati del carattere che una persona alimenta possiamo già farci un’idea di come lei è:
“Il grande uomo nutre e cura i capaci per provvedere attraverso questi alla cura di tutta l’umanità.”
Ma vi è anche un altro consiglio, relativo alla moderazione, in particolare allo stare attenti alle parole e all’essere moderati nel mangiare e nel bere, senza superare la misura (in realtà questo della moderazione, insieme all’essere prudenti, è un consiglio che ricorre spesso nell’I Ching).
Nella mia esperienza ho notato comunque che questo esagramma esce anche quando si ha a che fare con qualcuno che vuole – in qualche modo – nutrirsi di noi, nel senso di approfittarsene; oppure può anche indicare qualcosa che concerne l’alimentazione vera e propria (ad es. il dover cambiare alimentazione per eventuali problemi di salute).
Vediamo ora le singole linee.
– nove all’inizio: non è una linea fortunata. Qui si parla del provare invidia verso chi sta meglio e si dice che questa bassa invidia provoca solo scherno e disprezzo verso chi la riceve.
– sei al secondo posto: qui si dice, in sostanza, che se si è in grado di provvedere da soli al proprio nutrimento non bisognerebbe approfittare di chi ci aiuterebbe.
– sei al terzo posto: qui si parla di “deviare dal nutrimento”, cioè di un “nutrimento che non nutre”; in sostanza ci si riferisce a qualcuno che si abbandona a desideri legati all’ego o comunque ad energie basse che lo consumano, deviando da ciò che – presumibilmente – nutrirebbe la sua anima.
–sei al quarto posto: qui abbiamo l’immagine di un uomo che si dà da fare per provvedere al suo nutrimento e per farlo si fa aiutare da uomini adatti. L’uomo pensa più alla comunità che a se stesso e con questo impulso ciò che fa va bene.
–sei al quinto posto: questa linea parla della necessità di provvedere al sostentamento di altre persone ma dice anche che chi dovrebbe farlo non ne ha la forza; così si devia dalla strada abituale e ci si fa aiutare da un uomo che pur apparendo insignificante all’esterno è dotato di grandi virtù spirituali. Bisogna essere consapevoli di questa dipendenza ed evitare di intraprendere grandi opere.
– nove al sesto posto: qui si parla di un saggio che con la sua energia positiva nutre gli altri. E’ una posizione delicata ma essendone consapevoli si possono imprendere anche opere impegnative.
Autrice: dott.ssa Dhyana Cardarelli – Verde speranza blog (www.verdesperanza.net)
NB: Le citazioni sono tratte dall’I Ching a cura di R. Wilhelm
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Articolo già pubblicato su Verde speranza magazine n. 12 – dicembre 2021.
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