i ching i ching in pratica

Come consultare l’I Ching (guida pratica per principianti)

“Vada questo libro per il mondo a beneficio di coloro che sanno discernerne il significato.”

-C. G. Jung (prefazione al libro I Ching, a cura di R. Wilhelm)

COS’E’ L’I CHING E A COSA SERVE. I Ching è un antichissimo testo oracolare cinese.  Il suo scopo è quello di offrire una maggiore comprensione di se stessi e/o di una data situazione, si consulta cioè per indagare, per fare degli approfondimenti, per chiedere consiglio e capire se qualcosa può andare bene per noi oppure no.

E’ un libro che esige rispetto (io lo considero quasi sacro), non vuole essere disturbato per questioni che per chi lo consulta non sono importanti e non va usato per avere conferme in momenti di ansia, cioè per  vedersi rispondere ciò che si desidera.

IN QUALE LINGUAGGIO RISPONDE. Risponde in maniera assai particolare, cioè facendoti notare ciò che secondo lui deve essere notato; le risposte sono fornite in linguaggio simbolico, con storie della cultura cinese, e sovente contengono consigli ed avvertimenti.

Gli esagrammi (cioè i responsi – sotto forma di immagini – che possono uscire) sono 64 e rappresentano tutte le situazioni in cui si può trovare un essere umano e le varie forze in gioco. 

CHE TIPO DI DOMANDE SI POSSONO PORRE. Innanzitutto è importante lo scopo che si ha nel porle: il quesito deve essere posto per motivi puliti, cioè per migliorare una situazione, per fare luce su qualcosa, per orientarsi. Si possono fare anche domande sul futuro (“come potrebbero evolvere i contatti con Tizio sulla base della situazione attuale?”), tuttavia ciò che arriva in risposta non è propriamente il futuro “scritto” (che secondo me non ti dirà mai nessuno!)  bensì la possibilità che potrebbe manifestarsi sulla base del seme che c’è al presente. Trovo poco etico, in linea generale, porre domande su altre persone a fini di curiosità e “pettegolezzo”.

Detto questo, credo che le risposte del Libro dei mutamenti si comprendano meglio a fronte di quesiti aperti, del tipo “cosa potrei aspettarmi se faccio questa cosa?”

Foto by Pixabay

COME CONSULTARLO (ossia COME PORRE LA DOMANDA). Per consultarlo ti servono tre monete; ognuna avrà il valore di 2 su una facciata e di 3 sull’altra facciata. Le monete vengono lanciate sei volte consecutive e ad ogni lancio possono uscire quattro tipi di risultati, che saranno annotati dal basso verso l’alto (è molto importante partire dal basso, altrimenti esce un altro responso!).

Esempio.

Se al primo lancio avrò 233 scriverò 233 in basso;

sopra scriverò quello che mi esce al secondo lancio, ad es. 223;

al terzo lancio potrei avere 333 e lo scrivo sopra a ciò che mi è uscito prima;

al quarto potrei avere 222;

al quinto 233;

al sesto 223.

Foto mia 🙂

Avrò così una specie di rettangolo creato con le righe di questi numeri, che sarà:

223 (6. lancio)

233 (5. lancio)

222 (4. lancio)

333 (3. lancio)

223 (2. lancio)

233 (1. lancio)

Foto by Pixabay

COME RICAVARE IL RESPONSO.  Per conoscere l’esagramma risultante devo effettuare una trasformazione, bisogna cioè trasformare i numeri in linee. Le linee sono di due tipi: spezzata o continua.

233 –> corrisponde ad una linea spezzata, rappresentata così:     —-   —-

223 —> corrisponde ad una linea continua, rappresentata così: _____

222 —> corrisponde ad una linea spezzata, però mobile —  —

333—> corrisponde ad una linea continua mobile _____

Cosa significa “linee mobili”? Quando escono le linee mobili esse daranno poi vita ad un altro esagramma, che fa sempre parte della risposta, cioè le linee mobili poi si trasformano ulteriormente, quelle fisse invece restano così.

Quindi, tornando all’esempio di prima, effettuando la trasformazione si otterrà il seguente esagramma:

223 è diventato   _____

233 è diventato __  __

222 è diventato __ __   mobile

333 è diventato _____ mobile

223 è diventato _____

233 è diventato __  __

Foto mia 🙂

A questo punto prendo l’elenco degli esagrammi e cerco il disegno che mi è uscito (ovviamente sul disegno ci troverò solo le linee, e non la specificazione “mobile”, che incontrerò invece all’interno della spiegazione approfondita, consultabile sui relativi libri o siti internet).

Scopro quindi che questo disegno corrisponde all’esagramma n. 18; allora apro il libro, o cerco su internet, di cosa esso parli, meditandoci un po’ sopra.

Oltre alla spiegazione generale dovrò approfondire le due linee mobili che mi sono uscite: andrò quindi a controllare, sempre partendo dal basso, su quale riga si trovano (la terza e la quarta dal basso) e che somma mi danno (3+3+3=9 al terzo posto; 2+2+2= 6 al quarto posto).

Cercherò quindi, nell’ambito della spiegazione dell’esagramma 18, i punti in cui vengono esposti i chiarimenti circa il 9 al quarto posto e il 6 al quarto posto.

Foto mia 🙂

COME RICAVARE L’ESAGRAMMA DERIVATO PARTENDO DALLE LINEE MOBILI. Siccome questo esagramma contiene delle linee mobili (ossia con un numero che si ripete, 222 e 333) vuol dire che da questo esagramma ne verrà fuori un altro (il cosiddetto “derivato”) che fa sempre parte della risposta; se invece ottengo solo linee con 233 o 223 avrò un esagramma “fisso”,  vale a dire che solo esso, da solo, rappresenta la risposta.

L’esagramma derivato, a livello grafico, è lo stesso esagramma che già hai, però con le linee mobili invertite: cioè dove ti è uscita una linea continua 333 ____  avrai – nell’esagramma derivato –  una linea spezzata  __   __  e dove avevi 222 (cioè la spezzata) __   __  avrai ora una linea continua _____

Tornando al nostro esempio, ecco i disegni del primo e del secondo esagramma:

223 è diventato   _____                              —–> resta       _____

233 è diventato __  __                                 —-> resta        __  __

222 è diventato __  __   mobile                  —> diventa  _____

333 è diventato ____    mobile                   —-> diventa  __   __

223 è diventato _____                                —-> resta       _____

233 è diventato __  __                                —-> resta       ___ __

Mi vado allora a cercare il disegno del secondo esagramma ottenuto e così scopro che il responso completo alla mia domanda è: esagramma 18  (con linee mobili 3 e 4), che muta nel 64.

Foto mia 🙂

COME INTERPRETARE IL RESPONSO. Se ti è uscito un esagramma che muta, come da esempio, il primo esagramma (che qui sarebbe il 18) rappresenta la situazione iniziale, il seme, il momento in cui ti trovi ora e ciò su cui il libro ti consiglia di porre l’attenzione.

Le linee mobili rappresentano i consigli o le possibili fasi dell’evoluzione, ma quasi sempre sono degli avvertimenti (e ti accorgerai che quando esce una linea mobile al 6. posto non è quasi mai di buon auspicio).

L’esagramma derivato può rappresentare, a seconda della domanda, una probabile conseguenza della situazione attuale oppure un’integrazione della risposta, vale a dire un altro aspetto su cui porre l’attenzione (o anche, secondo me, la causa stessa del “problema”).

La mia opinione è che quando c’è un’evidente pertinenza tra le linee mobili e il derivato, quest’ultimo possa rappresentare un’evoluzione, altrimenti va preso come un’integrazione. L’importante, però, è non considerare mai il secondo esagramma come una sentenza lapidaria sul futuro poiché non è questo il senso del libro.

Quando invece esce un esagramma “fisso”, cioè senza linee mobili, si deve prendere in considerazione solo il responso generale e a mio avviso il significato di quell’esagramma si amplifica molto.

Foto by Pixabay

I TEMPI NELL’I CHING. La risposta parte sempre da ciò che c’è nel presente quindi è consigliato porre domande su problemi attuali o su soluzioni da prendere “presto”; domande su tempi lunghi le evito, o comunque se le faccio poi le pongo di nuovo mentre mi avvicino “alla data” poiché  ovviamente, in quell’arco di tempo, sarà mutato qualcosa (è  comunque sconsigliato fare domande ripetitive).

IL PESO DELL’EMOTIVITA’ QUANDO SI FANNO DOMANDE ALL’I CHING. E’ chiaramente poco utile consultare il libro quando si è molto agitati o in preda all’angoscia poiché ciò che si ricerca quando si vivono questi stati d’animo è più un conforto che una risposta; di conseguenza il responso ottenuto potrebbe non essere obiettivo.

MA ALLA FINE… CHI E’ CHE RISPONDE?  Molti pensano che quando si consulta un oracolo risponda una certa “entità”, intesa come un qualcosa al di fuori di noi. In realtà secondo me tu parli con te stesso attraverso quel tipo di strumento, in questo caso Il libro dei mutamenti. Credo che chi risponda – quindi – sia proprio tu, cioè la parte più profonda di te. 

Autrice: dott.ssa Dhyana Cardarelli – Verde speranza blog (www.verdesperanza.net)

© Dott.ssa Dhyana Cardarelli – Verde speranza blog (www.verdesperanza.net). Tutti i diritti riservati. E’ severamente vietato riprodurre questo testo altrove – anche modificando le parole – senza citare la fonte. —> Se non vuoi incorrere in sanzioni, vai a  Come usare a norma di legge i miei articoli.Verde speranza blog utilizza appositi programmi per trovare eventuali copie illecite dei contenuti di questo sito.

Tutte le foto presenti in questo sito, se non diversamente specificato, sono state prese da Pixabay.

Ultima modifica all’articolo: 29 giugno 2021.

———————————

Per approfondire l’argomento

-siti e articoli:

-Esagramma n. 56: Il viandante

Elenco degli esagrammi dell’I  Ching (solo nome e numero)

Come porre domande all’I Ching (cosa chiedere e cosa non chiedere), mio articolo presente in questo sito

L’I Ching come strumento per l’orientamento e la crescita personale, mio articolo presente in questo sito

-elenco degli esagrammi dell’I Ching (con disegno) sul sito ‘Scienze esoteriche’

-spiegazione degli esagrammi sul sito ‘Lo specchio di Eva’

-spiegazione ed approfondimenti sull’I Ching e gli esagrammi sul sito ‘Ching e coaching’

Alcuni accenni sull’uso di I Ching, di Lo specchio di Eva

libri utili:

I Ching, a cura di R. Wilhelm

Yi Jing – I Ching, di Valter Vico

Se ti è piaciuto quello che ho scritto condividilo!

DHYANA VERDE SPERANZA

Ciao, sono Dhyana e da piccola sognavo di cambiare il mondo ma tutti mi dicevano che non era possibile. Col passare del tempo ho capito che è vero, non è possibile, ma si può partire da se stessi, migliorarsi, crescere ed essere così di esempio - e di aiuto -anche agli altri.
In questo blog condivido con te quello che ho imparato, quello che ho vissuto e come io vedo il mondo!
Scrivimi a info@verdesperanza.net

Potrebbe piacerti...

5 commenti

  1. Alex dice:

    Ciao, ottimo articolo. Sarebbe stato però più utile inserire foto/immagini di dettaglio nella sezione degli esempi pratici di uso delle monete e dei segni da annotare.

    Grazie per le preziose indicazioni.

    1. DHYANA C. (VERDE SPERANZA BLOG) dice:

      Buongiorno Alex, grazie per il commento e per il suggerimento. In effetti, rileggendo l’articolo a distanza di tempo, mi rendo conto anch’io che sarebbe comodo avere qualche foto d’esempio. Provvedo ad inserirla. Un saluto!

    2. DHYANA C. (VERDE SPERANZA BLOG) dice:

      Fatto, immagini inserite! Spero che adesso sia più chiaro! Buona giornata!

  2. Luciano Sassano dice:

    Salve, mi è piaciuto molto l’articolo. Ho una sola domanda però, ho consultato l’ I Ching per ben due volte per due domande diverse. Per non fare confusione mi limito a spiegarne uno alla volta. Ho chiesto come potevo fare per uscire da una brutta situazione e il responso è stato tutto sommato buono, ovvero “Gli angoli della bocca”. Quello che non sono riuscito a capire è che come esagramma derivato è uscito “Lo sgretolamento”, che non solo non è il top ma non ha attinenza con il primo. Stessa cosa, per un altro consulto, il primo esagramma mi ha dato “l Accrescimento” il che è positivo ma come derivato di nuovo “lo Sgretolamento”. Perdona l estenuante introduzione ma era necessaria. Perché dopo due responsi positivi ne sono usciti due derivati “identici ” tra l’altro non proprio entusiasmanti? Non mi era mai successo! Grazie.

    1. DHYANA C. (VERDE SPERANZA BLOG) dice:

      Buonasera Luciano,
      quello di cui parla nel suo commento è successo anche a me e le posso dire che mi è successo più di una volta: mi è capitato cioè sia di fare domande diverse tra di loro e di vedere che un certo esagramma si ripeteva, sia di ricevere un primo esagramma favorevole seguito da uno sfavorevole.
      Personalmente, quando un esagramma si ripete anche in domande diverse, ho notato che significa che quell’elemento (simboleggiato da quell’esagramma) è molto presente in quel periodo della vita ed è qualcosa a cui bisogna fare attenzione. E anche se le domande poste sono diverse, se esce sempre lo stesso esagramma vuol dire che un qualche collegamento tra quelle situazioni – probabilmente – ci sta.
      Per quanto riguarda il quesito che mi pone, dipende: a volte nelle linee mutevoli c’è già la spiegazione, ad es. nel suo caso il 27 si trasforma in 23 perchè cambia la prima linea ed essa già preannuncia “sciagura”, quindi io la continuità la vedo.
      Quando invece la linee mutevoli non annunciano pericoli, io credo che il secondo esagramma – se poco attinente con il contesto precedente – non vada visto come una probabile evoluzione della situazione ma come un’altra parte della risposta. A volte ho notato che il secondo esagramma, quando non presenta correlazione col primo nè con le linee, indica addirittura la causa della situazione stessa.
      Altri lettori dell’I Ching spiegano invece questa apparente dissonanza tra i due esagrammi e le linee con il discorso della sincronicità.
      Chiaramente quello che ho appena scritto è frutto della mia esperienza, della mia osservazione e personale interpretazione; prenda la mia risposta come tale e non come una verità assoluta.
      Un saluto,
      Dhyana

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *