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Malva, la pianta della morbidezza

La parola malva (malva sylvestris) etimologicamente deriva dal greco malàssein che significa addolcire, poiché questa pianta è ricca in mucillagini (15%). Appartiene alla famiglia delle Malvacee e fiorisce in primavera; è stata la prima pianta che ho iniziato a raccogliere e a seccare per farci degli infusi, per questo vi sono particolarmente affezionata. Per la preparazione degli elisir spagirici si usano i fiori ma per gli infusi classici si apprezzano anche le foglie.

Quando si raccoglie la malva bisogna scegliere, come sempre, aree il meno contaminate possibile; i fiori sono molto belli e delicati e quando si seccano diventano viola; se raccolti in un luogo pulito non vanno lavati e si lasciano seccare in un luogo adombrato e chiuso; al contrario, le foglie possono essere lavate e seccate all’aria aperta. Per quanto riguarda la conservazione, le foglie e i fiori possono essere custoditi in barattoli di vetro pulito, lontano dalla luce (le foglie, senza i fiori, si possono tenere anche in sacchetti di cotone).

Pianta sacra per i pitagorici e chiamata “omnimorbia” nel 1500 per le sue numerose proprietà terapeutiche, la malva possiede un potere calmante non solo a livello emotivo ma anche fisico perché calma infiammazioni e tratta lesioni cutanee; è molto utile per il benessere del colon (in caso di stitichezza, colite, dissenteria) e si usa anche nella preparazione di colliri e cosmetici. Personalmente ne facevo largo uso alla sera, prima di andare a dormire – per conciliare il sonno e scaricare le tensioni della giornata – e per la presenza di mucillagini la ritengo un valido aiuto contro la stitichezza.

Foto da Pixabay

Secondo il botanico greco Dioscoride, la malva era utile anche contro i veleni (impacchi con foglie di malva e salice), mentre le radici venivano usate contro i dolori ai denti. A livelo popolare sono molte – infatti – le informazioni sull’uso della malva, che era ampiamente usata prima dell’avvento della farmacologia moderna e godeva di grande fiducia tra le classi popolari.

L’infuso di questa pianta si può usare anche per rinforzare i capelli (risciacquandoli con esso dopo lo shampoo), per lavare le parti intime (ad esempio in caso di cistite, ma non solo: si noti come vari detergenti intimi commerciali siano a base di malva e/o camomilla) e per arricchire l’acqua della vasca da bagno al fine di potersi fare un bagno rilassante); inoltre è possibile effettuarci suffumigi per migliorare la respirazione.

Come elixir spagirico, questa pianta è considerata di Giove e Mercurio, quindi all’individuo le energie di questi due pianeti e lavora sugli organi corrispondenti ai segni zodiacali Toro e Scorpione. Laddove la malva nasce in maniera spontanea, quindi, significa – ragionando in termini spagirici – che vi è naturalmente presente l’energia di Giove e Mercurio.

Sebbene la malva sia generalmente ben tollerata da tutti, ricorda che anche un prodotto naturale può, in alcuni casi, non essere adeguato alla situazione di chi lo assume perciò se hai patologie, se allatti o se sei in gravidanza chiedi sempre al tuo medico se un prodotto a base di malva può farti bene oppure no.

Autrice: dott.ssa Dhyana Cardarelli – Verde speranza blog (www.verdesperanza.net)

ELIXIR SPAGIRICO DI RIFERIMENTO: E 32 – malva (ditta Similia)

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[Articolo pubblicato anche sul Verde speranza magazine di aprile 2021] Ultimo aggiornamento alla pagina: 12 gennaio 2022

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DHYANA VERDE SPERANZA

Ciao, sono Dhyana e da piccola sognavo di cambiare il mondo ma tutti mi dicevano che non era possibile. Col passare del tempo ho capito che è vero: non è possibile, ma si può partire da se stessi, migliorarsi, crescere ed essere così di esempio - e di aiuto -anche agli altri.
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