descrizione degli esagrammi i ching

Esagramma n. 63: Dopo il compimento

“Così vi sono anche nella vita situazioni nelle quali tutte le forze sono equilibrate e cooperano, e quindi tutto sembra essere in ordine perfetto.

Solo il saggio riconosce in tempi simili i segni del pericolo, e sa scongiurarlo con tempestive misure.”

(Cit. I Ching a cura di R. Wilhelm)

Il 63 è l’esagramma denominato “Dopo il compimento” nell’edizione Whilelm e “Già guadare” nell’edizione Eranos. E’ composto da fuoco sotto e acqua sopra e quindi ci parla di una situazione delicata: questi due elementi, quando stanno in rapporto, necessitano di prudenza poiché può esserci una certa tensione.

Ma, a livello metaforico, perché la situazione è così delicata? Perché si è raggiunto un equilibrio, e proprio per quel motivo – proprio perché l’equilibrio è perfetto – basta poco per rovinare tutto!

Il 63 ci dice, in sostanza, che la situazione esige una cautela estrema e che la riuscita è nel piccolo, cioè che – in parole povere – non è che si possa fare molto; queste piccolezze su cui poter agire riguardano più che altro i particolari della situazione stessa.

Foto di Larsen, da Pixabay

Vediamo adesso le singole linee; leggendole tutte si capisce perché la sentenza dica esplicitamente: “In principio salute, alla fine scompiglio.”

– nove all’inizio: si parla di una volpe che si bagna la coda attraversando l’acqua. In sostanza qui si dice che bisogna andare piano, rallentare la corsa, e andando piano c’è la possibilità di uscire indenni da eventuali pericoli (“in principio salute […]”).

– sei al secondo posto: qui si parla di una donna che perde il velo ed è esposta a pericoli (intesi come sguardi indiscreti) e a eventuali critiche ma lei resta fedele al marito e, oltre a non essere danneggiata, riottiene anche il velo.

La linea vuole dire che tutto arriva – e tutto ritorna – a tempo debito. “Bisogna solo saper aspettare” – dice la linea – coltivando i propri talenti, cioè restando fedeli al proprio cuore.

– nove al terzo posto: qui si parla, sostanzialmente, di una lotta faticosa che viene fatta perché quando tutto è in ordine arriva la tendenza all’espansione, con tutti i pericoli correlati. Si vince, ma con fatica; la linea però dice anche che bisogna fare attenzione alla gente con cui ci si immischia.

– sei al quarto posto: è una linea abbastanza chiara, infatti dice “Anche le vesti più belle danno stracci. Tutto il giorno sii prudente.” Quando esce questa linea significa che non bisogna farsi illudere dalle apparenze e bisogna fare attenzione a certi indizi che lì per lì potrebbero apparire irrilevanti.

– nove al quinto posto: parla dell’importanza di fare le cose al momento giusto e con il giusto stato d’animo; questa linea mette l’accento sul fatto che un gesto semplice – fatto col cuore e al momento opportuno – ha più valore di un gesto sfarzoso ma vuoto.

– sei sopra (al sesto posto): siamo arrivati così allo scompiglio finale (“[…] alla fine scompiglio”); questa linea infatti non è favorevole perché la volpe, che nella prima linea si era bagnata solo la coda, qui è entrata nell’acqua con tutta la testa. Il libro però ci spiega anche il motivo: è il fatto di guardare indietro, che crea il pericolo di affogare: “Fintanto che si procede innanzi e non si guarda indietro si sfugge a questo pericolo. Però la tentazione di fermarsi e di guardare indietro verso il pericolo superato è molto forte. E questo vanitoso specchiarsi non porta fortuna.”

Autrice: dott.ssa Dhyana Cardarelli – Verde speranza blog (www.verdesperanza.net)

Nota: Tutte le citazioni del libro sono state prese dall’I Ching a cura di R. Wilhelm.

© Dott.ssa Dhyana Cardarelli – Verde speranza blog (www.verdesperanza.net).

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Tutte le foto sono state prese da Pixabay.

Articolo già pubblicato su Verde speranza magazine n. 8 – agosto 2021.

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DHYANA VERDE SPERANZA

Ciao, sono Dhyana e da piccola sognavo di cambiare il mondo ma tutti mi dicevano che non era possibile. Col passare del tempo ho capito che è vero, non è possibile, ma si può partire da se stessi, migliorarsi, crescere ed essere così di esempio - e di aiuto -anche agli altri.
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