descrizione degli esagrammi i ching

Esagramma n. 44: Il farsi incontro

“Così il nobile riesce ad ottenere un’alta posizione solo perché il nobile lo ritiene innocuo

e gli conferisce potere.”

(I Ching – il libro dei mutamenti, a cura di R. Wilhelm – esagramma 44)

L’esagramma n. 44 è chiamato Il farsi incontro nell’edizione curata da Wilhelm, mentre è denominato L’accoppiamento dalla Fondazione Eranos. Cosa troviamo all’interno di questo esagramma?

Esso ci parla di energia, in particolare fa riferimento all’influenza esercitata (su di noi) dagli altri; nello specifico parla di tentazioni – di pericolo, anche. Ogni volta che esce il 44 bisogna stare attenti perché il libro spesso e volentieri ci sta informando di qualcosa di subdolo che forse noi ancora non abbiamo visto e che potrebbe danneggiarci.

Tale influenza è descritta come un’energia femminile, dove però non bisogna intendere la donna in sé e per sé, cioè il segno non vuole dire che la donna è pericolosa a prescindere; qui si accenna infatti ad un’energia ritenuta femminile che può manifestarsi anche negli uomini (infatti questo segno può indicare anche un uomo pericoloso, cioè con intenzioni subdole, che ad esempio vuole manipolare).

Foto di Marko Grothe, by Pixabay

L’esagramma però non parla solo di questo elemento pericoloso ma anche del fatto che questa ascesa viene concessa (“Ciò non sarebbe possibile se l’elemento forte e chiaro da parte sua non le venisse incontro”; cit. I Ching – il libro dei mutamenti, a cura di R. Wilhelm), da qui la traduzione “Il farsi incontro”.

In sostanza vi è quindi un’illusione, un non riconoscimento del pericolo, il che crea danno.

L’elemento subdolo, che inganna – o rischierebbe di ingannare – il consultante, si presenta con modi innocenti, al punto da apparire “piccolo e debole” (cit. dal libro). Il libro ci avvisa che questo elemento – questo influsso – va invece riconosciuto come pericoloso e contrastato in tempo. Occhio, quindi, quando esce il 44!

Vediamo ora le singole linee.

-sei all’inizio. Qui si parla di un qualcosa che sembra innocuo ma che invece va frenato in tempo perché molto pericoloso; il libro dice che va frenato con costanza (citando il testo, “bisogna frenarlo con ceppi di ferro […] Lasciando correre si subisce sciagura”).

-nove al secondo posto. Qui la situazione è diversa perché non è richiesto un intervento diretto al fine di tenere a freno l’energia malevola, è richiesto solo un pacato controllo della situazione. Bisogna far sì che l’elemento pericoloso non venga a contatto con persone che gli permetterebbero di dispiegare la sua influenza sfavorevole.

-nove al terzo posto. Questa linea dice che la situazione è molto pericolosa ma comunque fortunata: la tentazione è forte, tuttavia le circostanze impediscono al consultante di lasciarsi andare, cosicché egli si sente indeciso a causa di questo conflitto tra il volere e il potere. La linea invita a essere consapevoli del pericolo, ad averne memoria onde evitare guai futuri.

-nove al quarto posto. In questa linea troviamo racchiuso un consiglio saggio: essa dice infatti che sebbene certe persone abbiano influssi negativi, cioè non siano propriamente fatte per noi, esse vanno tenute “buone” poiché in alcune circostanze potrebbero tornarci utili. La linea invita quindi a mantenere buoni rapporti anche con chi non ci piace, onde evitare che un domani diminuisca la quantità della loro disponibilità nei nostri confronti (“la gente piccina deve essere tollerata affinché rimanga ben disposta”, cit. dal libro).

-nove al quinto posto. Qui si parla di un influsso favorevole (le foglie di salice) che un uomo forte e retto esercita sui più deboli (il melone). Quest’uomo non ostenta la sua superiorità ma si fida degli “inferiori”, perciò li lascia liberi. I deboli restano affascinati dal carisma dell’uomo retto e le cose vanno bene. Si tratta di una linea fortunata, bisogna solo capire – quando esce – se il consultante è la persona retta o la persona che ha bisogno di essere guidata.

-nove al sesto posto (sopra a tutto). Qui si parla di persone che vengono criticate ma che, sostanzialmente, vengono criticate perché incomprese. Esse si sono ritirate dal mondo e non tollerano più il suo caos; agli occhi degli uomini comuni tali individui appaiono eccessivamente orgogliosi ma in realtà non stanno facendo nulla di male, non essendo – di fatto – più vincolate con il mondo. (“sanno sopportare compostamente l’avversione della massa”, cit. dal libro). Qui quindi c’è un influsso che, superficialmente, appare negativo ma che in realtà non lo è.

Autrice: dott.ssa Dhyana Cardarelli – Verde speranza blog (www.verdesperanza.net)

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[Articolo uscito – in una versione lievemente diversa – anche sul Verde speranza magazine di febbraio 2021]

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DHYANA VERDE SPERANZA

Ciao, sono Dhyana e da piccola sognavo di cambiare il mondo ma tutti mi dicevano che non era possibile. Col passare del tempo ho capito che è vero, non è possibile, ma si può partire da se stessi, migliorarsi, crescere ed essere così di esempio - e di aiuto -anche agli altri.
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