E’ molto frequente che le persone mi chiedano – o si chiedano – se c’è un fiore di Bach per l’ansia, così come è sempre più frequente che alcuni individui utilizzino esclusivamente il Rescue remedy come se fosse un ansiolitico senza andare un po’ più a fondo ai loro problemi e quindi senza fare un vero percorso di cambiamento e di consapevolezza con i fiori di Bach.
Ma… oltre al tanto usato (ed abusato) Rescue remedy… i fiori di Bach per l’ansia… esistono?
Innanzitutto bisogna capire cosa intende il cliente per ansia e da cosa gli viene questo stato ansioso; dopodiché si possono individuare i fiori adatti. Come già ripetuto più volte, quindi, la terapia è sempre molto personalizzata e oltre a trattare il disagio manifesto (in questo caso l’ansia) bisogna trattare anche il disagio non manifesto (la causa, che sovente sfugge anche al cliente stesso).
I fiori che, rispetto ad altri, sono più adeguati a trattare vari stati di ansia sono i seguenti:
MIMULUS. Questo fiore ci parla di un’ansia che deriva dalla paura fisica del mondo. Il tipo Mimulus ha l’ansia perché ha paura di esporsi, perché sostanzialmente si sente insicuro, quindi teme gli esami universitari, le interrogazioni a scuola, gli sudano le mani, ha paura di viaggiare, spesso balbetta e/o arrossisce. —> Per approfondimenti su questo fiore leggi Mimulus: il fiore di Bach per chi è timido e pauroso del mondo
IMPATIENS. Questo fiore tratta le persone che sono ansiose perché hanno paura di perdere tempo (e in realtà l’ansia la fanno venire anche agli altri!). Impatiens è frettoloso, agitato, vive in maniera accelerata. E’ contenuto nel Rescue remedy e credo sia lui il responsabile del riequilibrio di molti stati ansiosi di chi assume il Rescue come se fosse un ansiolitico. —> Per approfondimenti su questo fiore leggi Impatiens: il fiore di Bach per chi è sempre troppo agitato e frettoloso
AGRIMONY. Questo fiore, considerato “l’ansiolitico dei fiori di Bach”, tratta le persone che soffrono di ansia quando restano da sole. Agrimony è uno dei soggetti più tormentati in assoluto, è colui che fa finta che va tutto bene quando in realtà va tutto male; è il tipo che tutti vogliono alle feste perché è socievole, fa divertire gli ospiti, vuole circondarsi di amici ma poi, quando resta da solo, il suo antico tormento torna a galla… così lui riempie quegli stati vuoti fumando, bevendo, giocando alle macchinette o dandosi ad altri vizi che hanno solo lo scopo di distrarlo.
WHITE CHESTNUT. E’ il fiore per chi è assillato da pensieri continui, da ossessioni varie. Chi ha bisogno di White chestnut spesso ripensa alle cose che gli sono accadute e cerca di immaginare un finale diverso, oppure parla a voce alta (immaginando il suo interlocutore davanti a sè) al fine di scaricare la sua ansia. —> Per approfondimenti su questo fiore leggi Ossessioni e fissazioni: cosa sono, come nascono e l’uso del fiore di BAch WHITE CHESTNUT
ASPEN. Ci parla di uno stato di precarietà esistenziale dovuto alle interferenze dell’astrale: il tipo Aspen ha paura del buio, dei fantasmi, di punizioni che possono arrivare “dall’alto”, di tutto ciò che è oscuro ed astratto. La persona in stato Aspen trema di paura e teme che possa succedergli qualcosa di terribile. —> Per approfondimenti su questo fiore leggi ASPEN: il fiore di Bach per chi ha paura del buio e dei fantasmi
HEATHER. In Heather l’ansia è data da un vuoto affettivo che il soggetto (logorroico) tenta di colmare parlando in continuazione, cercando prede su cui scaricare la sua solitudine. E’ un tipo di persona che percepisce dentro di sé un grande vuoto di amore. —> Per approfondimenti su questo fiore leggi HEATHER: il fiore di Bach per le persone che hanno sempre bisogno di parlare tanto
RED CHESTNUT. E’ il fiore per chi tende a vivere rapporti simbiotici. Le persone in stato Red chestnut entrano in ansia se il proprio caro fa cinque minuti di ritardo perché temono che sia morto o che abbia fatto un incidente; un piccolo malanno del figlio/del marito diventa un male inguaribile e così via. Tutto ciò che succede “al proprio caro” (quello con cui si vive la simbiosi) diventa una possibile disgrazia perché si teme di perdere l’altro e quindi di perdere il senso della propria vita. —> Per approfondimenti su questo fiore leggi RED CHESTNUT: il fiore di Bach per chi vive rapporti simbiotici e si preoccupa troppo dell’altro
I fiori summenzionati, se scelti correttamente, danno buoni risultati nel trattamento dell’ansia ma – come già scritto in molti altri articoli e come non mi stancherò mai di ripetere – i fiori sono stati pensati, e si usano, per fare lavori molto profondi quindi, affinché un trattamento floreale sia davvero efficace, è necessario trattare anche le cause nascoste della disarmonia ed avere sinceramente voglia di mettersi in discussione. Chi desidera solo stare un po’ più tranquillo, senza andare a vedere da dove gli viene quell’ansia e senza voler fare un lavoro approfondito, otterrà benefici solo in maniera temporanea.
Autrice: dott.ssa Dhyana Cardarelli – Verde speranza blog (www.verdesperanza.net)
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[Ultima modifica all’articolo: 7 febbraio 2021]
Per approfondimenti si legga questo mio testo: Fiori di Bach: funzionano?
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